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Come gestire i dipendenti difficili – Un caso reale

Gestire i dipendenti difficili

Sono tante volte che dico la stessa cosa al mio dipendente, ma il risultato non arriva!

Che tipo di rapporto hai con i tuoi dipendenti? Come reagiscono alle tue richieste? Cosa fai quando le azioni non sono in linea con i tuoi desiderata?
Leggi la storia di Mario e troverai alcune indicazioni di ciò che si può fare in situazioni analoghe.

 

Che tipo di rapporto hai con i tuoi dipendenti?

Mario, nome di fantasia, è un affermato consulente del lavoro. Il suo studio è un punto di riferimento per le aziende che vogliono far analizzare la contrattualistica, le nuove modalità di assunzione e procedere agli adempimenti richiesti dall’Amministrazione Pubblica, sempre più numerosi.

Ha diversi dipendenti nel suo studio, ognuno dedicato ad un certo numero di aziende, seguite in modo molto attento sotto la supervisione di Mario.

Il fatturato cresce e così il numero dei clienti. Mario è così riconosciuto nel suo settore che addirittura partecipa alla stesura dei nuovi contratti insieme con gli ordini professionali. Tutto sembra andare bene, se non fosse che Mario è insoddisfatto.

Ciò che gli pesa è il dover chiedere più e più volte la stessa cosa ad un dipendente, che fa fatica a rispondere in modo adeguato a quanto Mario si aspetta.

Eppure è una persona che ha scelto Mario, che gli dà buoni risultati a volte. Non sempre. In questo periodo è come se non si capissero. Uno chiede qualcosa e l’altro dà altro. Mario chiede di nuovo la stessa prestazione e l’altro non arriva là dove Mario vorrebbe andare.

 

Ricorrere al business coaching: l’esperienza di Mario

Eppure Mario è il titolare. È talmente incredulo, Mario, che fa perfino fatica a raccontarmi questa situazione, pensando che non possa esserci soluzione. È come se tra i due si fosse alzato un muro: io chiedo una cosa e tu me ne dai un’altra. Sempre più spesso. Sempre più frequentemente. Quasi la regola.

Quando lo incontro, Mario ha lo sguardo preoccupato, un po’ impaurito, la voce è bassa, non mi guarda negli occhi come se temesse un giudizio. Quando mi guarda negli occhi è da sotto in su, proprio a dichiarare il suo timore. Tutto il suo modo di rivolgersi a me, dichiara il suo stato d’animo del momento, che è quello della disfatta: si sente perdente ed ha perso speranza che si possa portare il rapporto tra lei e l’altra persona su nuove direttrici, sul binario della comprensione e della condivisione di pensiero e di azione, per il bene del cliente seguito.

Insomma, è sfiduciato Mario, che mi racconta che chiede la stessa cosa tante volte al suo dipendente e … niente: non c’è verso di ottenerla. Non sa più che fare con questa persona. La voce trema quando arriva a dichiarare questa sua sfiducia di poter gestire in modo diverso la situazione. La voce tremante e lo sguardo, quasi impaurito, sono quelli di chi sa che sta dichiarando un proprio fallimento.

Anche in questo caso la luce arriva!

A distanza di due anni, Mario è un’altra persona. È molto più sereno. È sollevato e non teme più il dover parlare con il dipendente. Arriva a dichiarare:

“Ora non solo è migliorato il mio rapporto con questa persona, ma addirittura è migliorato il clima tra tutti nell’ufficio, sia il mio con ognuno di loro, sia quello tra loro stessi”.

Sono diventati più collaborativi, meno competitivi e più inclini a pensare al bene collettivo – sia all’interno dello studio sia tra studio e clientela – piuttosto che a quello individuale. E sono molto di più l’uno a supporto dell’altro, sia nei momenti di difficoltà sia nella quotidianità.

 

Se il dipendente difficile è solo demotivato

Cosa è successo? Mario ha analizzato il suo modo di interfacciarsi con questa persona in particolare e poiché non sembravano esserci particolari criticità, siamo passati ad uno studio di come questa persona si motiva.

L’indagine l’abbiamo svolta sull’intera struttura per non far vedere che fosse un’azione mirata solo su una persona. Il risultato è stato così ricco di informazioni individuali, che ora Mario può preparare gli incontri individuali con ognuno dei dipendenti, con un ricco set di informazioni calibrate su ognuno di loro. Quindi non solo prepara ogni incontro, ma addirittura calibra le frasi sulle modalità più adeguate ad ogni singolo interlocutore.

Ed il successo arriva!

Se pensi che anche nella tua realtà si possa essere migliorare il rapporto tra te ed i dipendenti o tra gli stessi dipendenti, scrivimi a info@lauramarinelli.it ed analizziamo insieme la tua situazione.

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