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Stress, pandemia e Covid: i consigli del life coach

Life coach per gestire l'ansia post covid

Stress, ansia e paure sono aumentate con la pandemia ed il Covid. Sono aumentati i casi di ansia e di agitazione con le misure restrittive legate alla situazione pandemica. La nostra vita in questi anni è già costruita su binari che ci fanno correre notevolmente e fare esercizi di equilibrismo ogni giorno. Se a questo aggiungi il carico di stress che ha portato l’emergenza sanitaria, allora capisci perché in questo periodo a cui si è anche aggiunto un cambio di stagione troppo altalenante, le persone si sentono tutte stanche e spossate.
Andiamo per passi.
Ho già scritto in altri articoli della definizione dello stress da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, come della malattia silente.

Non ci sono sintomi identificabili allo stress, diversi da quelli che si manifestano in altre situazioni di malattia. Quindi, per fare un esempio, puoi avere i livelli di glicemia o di colesterolo che si alzano e che, se non imputabili a malattie identificabili, allora possono essere provocati dallo stress.
È così che Michele, nome immaginario, mi contatta dicendo:

La gastroenterologa mi ha fatto fare tanti esami ed alla fine mi ha detto che non ho nulla. Questo è stress. Ed ora, che faccio?

Sono molteplici i sintomi che dichiarano uno stato di stress elevato, ad esempio l’irrequietezza, l’incremento dell’ansia e delle paure, fino ad arrivare agli attacchi di panico.
E se sei in queste condizioni, il tuo fisico e la tua mente ne risentono, tanto che al lavoro potresti ritrovarti con una ridotta capacità di concentrazione, di comprensione e perfino di memorizzazione.
Poi la situazione per tutti noi è cambiata a causa della pandemia e si sono aggiunti altri cambiamenti nelle abitudini di vita: meno luogo di lavoro e relazioni con colleghi e molto più casa e relazioni con i familiari. Inoltre sono state ridotte notevolmente le frequentazioni amicali, sociali e culturali.
Risultato: abbiamo vissuto tutti un senso di precarietà e di incertezza elevate, abbiamo avuto paura per noi e per i nostri cari, abbiamo dovuto accettare la lontananza dagli affetti che non vivono nello stesso nostro ambiente. La stessa perdita di libertà del poter decidere se uscire o meno è stata una restrizione individuale così forte, che ha contribuito all’incremento dell’ansia, come dimostra una rilevazione condotta in Italia, da cui risulta che per l’82% degli italiani l’ultimo anno è stato all’insegna di uno stato di ansia generalizzato, anche per chi non ha vissuto da vicino il Covid.

Sindrome da stress da pandemia: i consigli del coach

Il fisico e la mente reagiscono faticosamente e con senso di smarrimento all’emergenza, tanto che l‘Organizzazione Mondiale della Sanità ha codificato la Pandemic Fatigue, cioè “la sindrome da stress da pandemia, identificandola come vera e propria sindrome comportamentale, che si manifesta con forte stress emotivo, stanchezza e paura” e che è diversa dalla Post Covid Fatigue, cioè “lo stato di indolenzimento, di stanchezza cronica e smarrimento che colpisce chi ha avuto la malattia”.

Prima che la situazione diventi cronica – mi chiede Michele – ci sono indicazioni per riappropriarmi del mio ben-essere psico-fisico, anche stando in casa?

La buona notizia è che ci sono buone prassi da seguire per stare meglio e recuperare anche il buon umore e sono percorribili anche nella propria abitazione nei periodi di limitazione di isolamento.

  1. Un primo suggerimento è quello di mantenere la routine quotidiana: le abitudini fanno bene all’essere umano, per cui continuare ad alzarsi alle stesse ore, pur rimanendo in casa, e a seguire quelle abitudini che fanno parte della nostra giornata è buona cosa.
  2. Un altro suggerimento è quello di ritagliarsi spazi personali di piacere e divertimento, pur stando nell’ambiente domestico: dal giardinaggio, alla cura delle piante sul terrazzo, ad ascoltare musica, o leggere il libro che ti piace, oppure cucinare e praticare il tuo hobby preferito.
  3. Prenditi cura di te, trovando piccoli spazi nella giornata per porre attenzione ad un’alimentazione sana, alle tecniche di respirazione, di meditazione e di rilassamento, che ti aiutino anche a mantenere il corretto ciclo del sonno e della veglia.
  4. Inoltre, puoi usare i social network per sentirti meno isolato e solo nei periodi in cui devi lavorare da casa.

Queste indicazioni sono apparentemente semplici da adottare ma nella pratica, non è così. Se non riesci ad avviarle oppure a mantenerle, contattami che in un percorso di Life coaching ti posso aiutare ad identificare quali attività sono giuste per te e preparare un programma di attività, che porteremo avanti insieme, così da ridurre le tue ansie, le paure e lo stress.
In genere il beneficio si ha fin dai primi giorni delle buone pratiche anti stress, che ti farò adottare e la continuità per almeno un mese produce risultati strabilianti: ad una consulente è passata la tachicardia e ad un altro si è ridotta la pressione arteriosa.
Come direbbe una nota campagna pubblicitaria “What else?”.

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