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Business coaching nei passaggi generazionali – Genitori e figli in azienda

Passaggi generazionali in azienda

Quando parliamo di come il Business coaching può aiutare nei passaggi generazionali, parliamo di come far convivere due diverse generazioni in azienda, mixando la saggezza della prima con l’entusiasmo e la tendenza all’innovazione della seconda. L’obiettivo finale è di accompagnare la persona al vertice a fare un passo indietro e la nuova generazione a fare un passo avanti. Tutto ciò deve avvenire serenamente ed in un tempo congruo a meditare la propria scelta e ad agirla, dando modo ad ognuno di assumere nuove responsabilità.

 

Business coaching nei passaggi generazionali

“Voglio entrare nell’azienda di famiglia con un ruolo chiaro ed elevato. È da tanto che ci penso. Mio padre e mia madre insistono. Sono tutti e due nell’azienda di famiglia ed ora vogliono che entri anche io. Devo decidere e non so che fare.”

È ciò che racconta Giovanni, nome di fantasia, al primo contatto telefonico. È su questa scelta che vuole supporto. Una chiara richiesta di Business Coaching con risvolti anche di Life coaching, visto che parliamo di genitori e figli nello stesso contesto, che è anche professionale.

Giovanni racconta della scelta dei genitori di fondare la loro azienda, che è sempre stata familiare, con il padre direttore commerciale e la madre direttore amministrativo. Uno schema chiaro e frequente. Ora il passaggio generazionale incombe.

 

Il momento del passaggio generazionale in azienda

Da qualche tempo i genitori pressano Giovanni, affinché si decida ad entrare anche lui. Ha finito gli studi, Giovanni. È laureato in Giurisprudenza, ha fatto qualche tirocinio in studi legali e queste esperienze gli sono piaciute.

È da un po’ che riflette se intraprendere la carriera forense o se virare verso l’azienda familiare e non riesce proprio a definire la sua scelta.
Ha fatto anche diversi periodi nell’azienda, quando era ragazzo e con mansioni diverse, tese a fargli fare esperienze sul campo, per capire le istanze e le sfaccettature dei diversi ruoli.
Sono state esperienze positive, racconta Giovanni, anche facili. In fondo ha capito che può fare di più e che forse quelle esperienze lì, pur necessarie, non sono state così sfidanti da avergli creato un reale interesse ed una vera curiosità per l’azienda.

 

Rapporto con i genitori in azienda – I pro e i contro

Però è l’azienda dei genitori. I genitori insistono e vogliono che lui entri. Come si fa ad uscire dal bivio tra me, il mio interesse e le mie passioni, piuttosto che ciò che gli altri chiedono, anche fossero i genitori?

È lucido Giovanni in questa richiesta. Si vede che ha veramente riflettuto e che le riflessioni sono meditate. Ma il dubbio è sempre lì, sotto traccia e non gli permette di definire la scelta.

Così valutiamo i pro ed i contro di ogni esperienza, ragioniamo delle sue passioni ed infine parliamo anche del suo rapporto con la madre e con il padre.

Ed il tappo della botte si stappa! È qui che racconta del suo essersi sentito bloccato dall’intraprendenza dei genitori nella sua infanzia. Così racconta episodi di quando lui ha dovuto rinunciare ai suoi sogni per volontà di uno dei genitori.

È questo il punto di Giovanni: ambisce ad uscire dalla cappa del controllo dei genitori, personalità molto forti e presenti entrambi.
Giovanni non li subisce pesantemente ora i genitori, ma non vuole che loro pensino di poter continuare la relazione con il figlio continuando a decidere per lui, come da ragazzino. E questo teme entrando in azienda, dove l’esperienza e la professionalità sua e dei genitori sono troppo diverse ed a suo sfavore.

 

Come continuare l’attività di famiglia senza… subire la famiglia!

Nel continuo confronto che si instaura, finalmente Giovanni trova la sua soluzione. È soddisfatto e sorride in quel modo che già comunica … soluzione trovata … quando dice:

“Voglio entrare nell’azienda dei miei, ma alle mie condizioni: ruolo preciso con mansioni definite e ruolo apicale, con libertà di prendere decisioni fino ad un importo economico, che definiremo insieme”.

Ha realizzato che oltre a dover definire se entrare o meno in azienda con i genitori, c’è anche l’aspetto della convivenza professionale su cui si può andare a definire limiti ed autonomie.

Ammette che avere un’azienda ben avviata e solida non è cosa da poco e realizza anche che alcune sue attitudini si sposano bene con alcuni ruoli aziendali. È da qui che parte la costruzione della sua proposta ai genitori ed è da qui che parte la nuova frontiera, anche di vita, di Giovanni e dei suoi genitori. Ed è sui dettagli della proposta da fare che andiamo a lavorare.

Se conosci famiglie in situazioni simili, ora sai che ci sono professionisti che possono affiancare persone ed aziende in momenti così delicati. Se vuoi un confronto, scrivi a info@lauramarinelli.it e valutiamo insieme il contesto.

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