Come sentirsi meno soli nella propria azienda

 

Giorni fa riflettevo con Mario, consulente del lavoro che seguo, sul come coinvolgere e motivare i propri dipendenti nell’attività dello studio.

E’ questa la chiave per sentirsi meno soli nella propria azienda, infatti.

Così abbiamo riflettuto sulle Relazioni che nel tempo ha costruito con ognuno di loro e sul Metodo usato per farlo.

Ci siamo ritrovati a parlare di gestione della propria leadership e di delega delle attività.

E’ questo un tema che ho già trattato nell’articolo “La solitudine dei numero Uno ed il Business Coaching”, che puoi rileggere cliccando questo pulsante.

La sintesi di due diversi approcci

Nel primo articolo scritto ho illustrato uno dei metodi che uso come Business Coach per aiutare gli imprenditori a coinvolgere attivamente i propri collaboratori.

E’ il Team Coaching con cui rendi partecipi i dipendenti della vita aziendale e dei processi decisionali.

In una sessione di Team Coaching il primo passo è identificare l’obiettivo.

A questo punto l’intera struttura del tuo studio è coinvolta nel valutare e mettere a punto le migliori strategie per la gestione del cliente.

L’attuale articolo vuole invece approfondire la Leadership, grazie alle novità che arrivano dalle Neuroscienze a proposito delle Relazioni umane.

Leadership e Relazioni Professionali

Ogni volta che come titolare dello studio devi interagire con un tuo collaboratore o dipendente, di fatto agisci la tua Leadership.

Sapere da quali elementi è composta la Relazione umana è importante per costruire una leadership autorevole.

Composizione della Leadership

Si è scritto tanto sulla Leadership e puoi trovare online molti riferimenti a studiosi sul tema, tra cui Daniel Goleman.

Il suo libro “Leadership emotiva” ha messo in evidenza come l’attuale significato di Leadership sia legato strettamente anche all’altro tema,  quello dell’Intelligenza Emotiva.

Goleman è di fatto riconosciuto come capostipite di questo filone, che rappresenta l’attuale declinazione del significato di Leadership.

Dalla Leadership alla Relazione Umana

La Leadership si manifesta in due modi: attraverso la comunicazione diretta con le persone e tramite l’esempio.

Questi due aspetti costituiscono la base della Relazione Umana, che è sempre costruita sugli elementi emotivi che i due soggetti sentono nel momento dell’interlocuzione.

Le novità dalle Neuroscienze

Cosa si aggiunge a questa estrema sintesi che ho fatto di discorsi che potrebbero essere approfonditi in moltissime pagine di scritti?

Si aggiungono le caratteristiche delle Relazioni, che sono state dedotte da indagini condotte con gli AD di multinazionali americane.

Questi studi sulla Leadership e sulla Relazione umana mettono in evidenza alcuni punti chiave, che non erano così ben identificati prima di queste indagini.

I punti chiave delle Relazioni Umane sono le tre dimensioni: la lunghezza, la larghezza e la profondità.

Ecco in sintesi il significato.

La lunghezza riguarda il come ci rapportiamo agli altri.

La larghezza è come gestiamo i nostri confini e le nostre scelte in funzione ad esempio del compiacere gli altri. In sostanza è la distanza che mettiamo tra noi e gli altri.

La profondità riflette la nostra essenza e il modo in cui ci posizioniamo nel mondo.

Sono tre dimensioni diverse, vicinissime l’una all’altra, che insieme definiscono la Relazione.

Cosa puoi fare con un Business Coach

Un Business Coach può aiutarti a comprendere meglio come sono strutturate oggi le Tue relazioni e a dare loro una nuova forma, più efficace ed armoniosa.

Puoi rivedere la lunghezza, la larghezza e la profondità della Tua relazione con ognuno dei Tuoi collaboratori ed analizzare aree di miglioramento alla luce di queste dimensioni.

Il percorso di Business Coaching con un consulente del lavoro

E’ stato così che abbiamo analizzato la Relazione professionale di Mario, titolare di uno studio di consulenza del lavoro, con ogni collaboratore.

L’abbiamo fatto su casi specifici di clienti, mano a mano che l’esigenza si presentava.

Abbiamo messo a punto in ogni situazione l’obiettivo che lo studio di consulenza intendeva raggiungere sullo specifico cliente.

Abbiamo anche preparato il contenuto della comunicazione e del come trasferire i concetti al collaboratore.

E’ il dipendente, infatti, che va adeguatamente coinvolto e preparato per gestire lui, in prima persona, il cliente.

Gli incontri con Mario sono stati la chiave di volta per dare nuova forma alla sua relazione con ogni dipendente e, tramite questi, con il cliente finale.

Non è stato semplice né immediato, ma lo stesso Mario si è dichiarato molto soddisfatto.

Ha ammesso “Intanto era necessario farlo e poi, mentre all’inizio mi trovavo in difficoltà, poi ho capito il processo da seguire e molto velocemente ora affronto le situazioni critiche con i miei dipendenti.

E tra l’altro … è anche migliorato il clima di collaborazione all’interno dello studio”.

E tu, che ne pensi? Ti sei trovato in situazioni simili? Raccontami nei commenti.

Se sei pronto a far CAMBIARE MARCIA al tuo studio o alla tua azienda nella gestione dei clienti e dei dipendenti, scrivi a info@lauramarinelli.it o contattami telefonicamente e valuteremo insieme la tua situazione.

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